Perché si ha sempre fame
"Ho sempre fame!"
Tra le donne, ahinoi, ricorre molto spesso questa frase.
Anche molti uomini lamentano il problema e non riguarda solo gli obesi, ma un po' tutti.
In certi periodi dell'anno si ha spesso bisogno di mangiare qualcosa di buono e si ha come la sensazione di voler mangiare in continuazione.
Perché si ha la sensazione di voler mangiare in continuazione
Spesso l'aumento della fame avviene in concomitanza con l'arrivo della stagione più fredda: come se il corpo sentisse la necessità di dover contrastare il freddo assumendo più energie.
Ovviamente non si deve seguire questo istinto; ormai, grazie agli ambienti più riscaldati in cui viviamo, il corpo non ha più questo bisogno; invece ci si deve riattivare con una buona e sana dieta e magari delle belle passeggiate o la palestra.
Ecco qualche esempio di cosa provoca il desiderio di mangiare in continuazione.
Non avvertire il senso di sazietà
I cibi grassi e ricchi di proteine transitano più lentamente nello stomaco e quindi il senso di sazietà non lo avvertiamo subito, ma almeno dopo mezz'ora.
Infatti, capita spesso che dopo aver mangiato un panino tipico da fast food, ricco di proteine, grassi, salse varie (li fanno apposta per farne mangiare il più possibile!), magari con un contorno di patatine fritte, si avverta il bisogno di mangiarne subito un altro.
Di conseguenza si avrà, dopo mezz'ora, lo stomaco gonfio e la sensazione di non digerire per tutta la giornata.
Mentre, quando mangiamo cereali, meglio se integrali, oppure legumi, ortaggi, ricchi di fibre, il senso di sazietà arriva subito.
Il senso della fame può essere alterato anche da un'alimentazione disordinata.
La dieta mediterranea
Un buon pasto, per essere equilibrato, deve avere tutti gli elementi nutritivi, come i carboidrati, fibre e proteine, pochi grassi in modo da saziarsi velocemente e rimanere sazi più a lungo.
In pratica la dieta mediterranea!
Fame compensatoria
La vita frenetica che lascia poco spazio alla soddisfazione di piccoli desideri, lo stress, ansia, solitudine, un lavoro frustante, la noia, problemi sentimentali sono questi alcuni dei motivi che aumentano la sensazione di fame; in circa il 90% dei casi, l'aumento della fame compensa un disagio emotivo.
Quando si ha fame compensatoria, bisogna sforzarsi di non dar retta al pensiero fisso del cibo e distogliere la mente con altro (cose positive che ci piacciono, uscire ad esempio, chiamare un'amica, prendersi cura del proprio aspetto, ecc.).
Non piacersi fisicamente
Il disagio emotivo può essere legato al proprio aspetto fisico: ci sono persone che più si vedono grasse e più mangiano per dimenticare, creando così un pericoloso circolo vizioso.
La fame è dovuta a una naturale esigenza del corpo, quella di nutrirsi, ma poi deve scomparire una volta che si sono introdotte le sostanze necessarie al proprio nutrimento.
Un processo del tutto naturale, quindi, come per tutti gli animali; ma per gli esseri umani è più complicato, soprattutto per le persone obese, perché compensano i vari disagi psicologici e malesseri con il cibo.
Aumento della fame prima del ciclo
Per le donne il discorso si complica ulteriormente (come sempre!): se l'aumento della fame è in concomitanza con il ciclo mestruale, può trattarsi di un calo di serotonina, l'ormone che regola l'umore, il senso di appetito, l'aggressività, l'ansia e il sonno.
Noi donne lo sappiamo bene, durante questo periodo aumenta il bisogno di cibo, in particolare di zuccheri (cioccolato!) come per alleviare i dolori mestruali.
Questo succede perché gli zuccheri entrano velocemente nel sangue e ci danno subito la sensazione di benessere.Non solo dolci, ma anche pizza, patatine e tutto quello che è unto e molto goloso diventano ottimi consolatori.
Sbalzi d'umore e sensi di colpa
Gli sbalzi di umore, l'irritabilità, la tristezza tipica da sindrome premestruale, spingono le donne a trovare sollievo nel cibo.
Questo sollievo è però momentaneo, perché non solo questi cibi non alleviano i sintomi tipici della fase premestruale, ma creano una serie di sensi di colpa che peggiorano ulteriormente l'umore.
Alla fine ci si sente peggio di prima e con chili di troppo, che non sono quelli tipici dovuti alla ritenzione idrica premestruale (quei 2 o 3 kg), ma accumuli di grasso che rimarranno anche dopo le mestruazioni.
Per evitare tutto ciò si deve stare attente ai cambiamenti del proprio corpo nelle varie fasi del ciclo mestruale.
Nelle prime due settimane dall'ultima mestruazione, si può seguire anche una dieta più severa, perché non ci sono sbalzi di umore e non si farà fatica a frenare la fame; nei dieci giorni successivi all'ovulazione, invece, si deve seguire una dieta equilibrata, anche senza troppe rinunce.
In questo modo si arriverà in forma alla fase critica, quella della settimana premestruale e la nostra linea non risentirà troppo degli inevitabili (purtroppo!) attacchi di fame.
I disturbi del comportamento alimentare
Possono essere di lieve importanza e non avere troppe conseguenze; ma si possono anche aggravare con il passare del tempo e trasformarsi in malattie serie come la bulimia, assunzione compulsiva di cibo accompagnata da forti sensi di colpa: chi soffre di questa malattia ingurgita una quantità di cibo esorbitante per poi ricorrere a diversi metodi per riuscire a non metabolizzarlo e, quindi, ingrassare (vomito autoindotto, utilizzo di lassativi, purghe, digiuno e intenso esercizio fisico).
Se si avverte costantemente lo stimolo della fame, senza riuscire a capirne il motivo, è importante che ci si rivolga a dei centri specializzati che possano consigliare dei trattamenti idonei.
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