Il futuro del retail online. Come MODES è diventato un caso di successo grazie all'intuizione di Aldo Carpinteri
Il mondo del retail di lusso è in forte espansione, a differenza di altri settori del commercio al dettaglio. E questo trend in crescita non sembra esaurirsi nemmeno a breve termine; studi di mercato prevedono crescite fisse del 6 - 8 % annue fino al 2024, una crescita doppia rispetto al dettaglio in generale che si arresta al 3%. Ma ciò non significa che i marchi di lusso si riposino sugli allori.
L'innovazione è diffusa in un settore che ha ancora un forte odore di tradizione al riguardo.
Ciò che ha sempre caratterizzato il mercato dei beni di lusso è l'esclusività dei capi che rendevano singolare ogni individuo che li indossava. Questa caratteristica è sempre stata esaltata dagli abili store manager e dai loro staff qualificati all'interno dei punti vendita fisici localizzati nelle varie città mondiali.
I brand di lusso hanno sempre puntato su quei rivenditori di eccellenza, anche multibrand, capaci di valorizzare ulteriormente il bene affidatario. Proprio questa affezione nei confronti del contatto diretto e il feedback immediato con il cliente ha portato i marchi del lusso ad essere lenti ad adattarsi alla rivoluzione digitale, per poi fare - negli ultimi anni - investimenti straordinari per recuperare il ritardo. Con la maggior parte dei marchi ormai a proprio agio nel vendere il loro lusso online, molti dei giocatori di lusso stanno entrando più a fondo nel mercato digitale. Perché? Perché è lì che sta la crescita. Dagli ultimi dati si evince che le vendite di beni di lusso stanno crescendo online quasi tre volte più rapidamente rispetto alla vendita al dettaglio fisica, il 14% rispetto alla vendita tradizionale al 5%.
Che cos'è MODES
Nel mezzo di questa rivoluzione digitale che continua a strizzare l'occhio alla vendita al dettaglio e alla tradizione degli store fisici, si colloca Aldo Carpinteri, fondatore e proprietario di MODES, esempio del futuro del retail online, orgoglio made in Italy. Uno dei grandi ostacoli per i marchi di lusso era quello di mantenere la "cache del lusso percepita nel mondo online". Ma la rivoluzione digitale li invita anche a migliorare l'esperienza umana, in quanto sono gli umani, dopo tutto, che devono interagire con i marchi digitalmente o fisicamente per effettuare un acquisto. La programmazione della dimensione umana nei sistemi digitali e in-store dei marchi di lusso richiede manager e staff con competenze anche in campo sociologico, oltre che nella gestione del retail. Ed è proprio questa l'arma vincente di MODES, la ricerca dell'eccellenza anche nei collaboratori.
Un modo per creare un filo rosso sempre attivo tra la vendita al dettaglio e il retail online, che continua a risuonare nella sua umanità. Questi elementi si aggiungono all'importante partnership sviluppata con Farfetch, che ha implementato lo sviluppo del lato e-commerce e dato ulteriore spinta alla tendenza ad uscire dai confini nazionali, portando MODES ad affermarsi sempre più come realtà forte e affidabile in tutto il mondo nel settore della moda e del lusso, fino a comparire tra le prime cinque boutique al mondo su questa piattaforma.
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