The woman in Black di Susan Hill e Mille splendidi soli di Khaled Hosseini | Biblioteca delle Donne

Oggi vorrei consigliare alle lettrici (e anche ai lettori) che frequentano questo blog due libri molto interessanti e chiedere anch'io dei suggerimenti di lettura. Uno scambio d'indicazioni su autori interessanti per arricchire la nostra passione per la lettura e anche la nostra biblioteca.

Il primo libro, The woman in Black (La donna in nero) di Susan Hill, è una storia scritta in "prima persona" dal suo protagonista, un romanzo affascinante che susciterà emozioni, solleticando la fantasia del lettore, coinvolgendolo in un labirinto di echi e apparizioni.
In Inghilterra, questa ghost story è stata un "caso letterario", visto il grande successo che ha avuto ininterrottamente dal 1983, anno della sua prima pubblicazione. Successo confermato dalla sua trasposizione teatrale e cinematografica.
In Italia, la casa editrice Polillo, con l'uscita del film di James Watkins, ha riedito il libro, dando la possibilità ai lettori di scoprire questo classico del genere gotico.
Consiglio la lettura di questo libro prima della visione dell'omonimo film, soprattutto per non privare il lettore della possibilità di ricostruire nella propria mente la personalità e l'affascinante abitazione della Signora in nero.

Nel romanzo della Hill, si possono trovare tutti gli elementi dell'immaginario horror di stirpe gotica: antico maniero, l'Eel Marsh House, nascosto nella campagna inglese, segreti custoditi in polverose lettere, mura in cui riecheggiano sussurri e pianti. Leggendo le pagine del libro si percepisce un terrore più sottile, quello della morte e del silenzio, un terrore fatto di ricordi del passato.
Ed è con questo passato che il protagonista, Arthur Kipps, giovane avvocato, dovrà confrontarsi, con gli aspetti spaventosi e inquietanti, quegli aspetti sovrannaturali, che lui, uomo di città con mente analitica che crede solo in ciò che vede, ritiene solo puro folklore.
Nel mondo della donna in nero e nella sua dimora, l'Eel Marsh House, sono il passato e i suoi eventi inquietanti a farla da padrone e l'incontro con il silenzio e la morte cambieranno completamente la vita del giovane Kipps.
Sarà comunque la sua mente "analitica" a permettergli di comprendere, nonostante l'alto prezzo da pagare, i segreti custoditi dalla Signora in nero.

The woman in Black (La donna in nero)

Riferimenti editoriali

• Editore: Polillo
• Traduttore: O. Marchetti
• Anno edizione: 2012
• Pagine: 188 p., Rilegato
• Genere: Narrativa straniera - Gialli, thriller, horror
• Autore: Susan Hill

Autrice di oltre quaranta opere tra romanzi, saggi, libri per bambini, raccolte di racconti, Susan Hill è oggi una delle scrittrici più note del Regno Unito, vincitrice di due dei più prestigiosi premi letterari inglesi, il Whitbread Book Award e il Somerset Maugham Award.

Trama

Il giovane avvocato londinese Arthur Kipps viene incaricato dal principale di recarsi in uno sperduto villaggio per presenziare ai funerali di un'anziana cliente e occuparsi della gestione dell'eredità.
La signora Drablow, vedova da poco dopo le nozze, viveva da reclusa in una lugubre dimora circondata da nebbiose paludi.
Per Arthur, in procinto di sposarsi, è l'occasione di dimostrare finalmente le sue capacità.
Così, quando al suo arrivo s'imbatte in una strana reticenza riguardo alla casa e alla sua eccentrica abitante, non se ne cura più di tanto. Né lo turba la presenza, al funerale, di una donna misteriosa e di antica bellezza di cui nessun altro sembra accorgersi.
Ansioso di svolgere il suo incarico con efficienza e rapidità, Kipps decide, contro il parere di tutti, di fermarsi a dormire nella casa disabitata. Saranno notti da incubo, perché il terrore è una nebbia avvolgente come un sudario, il gemito del vento, il gracchiare di orridi uccelli, il pianto di un bambino, uno scalpitio lontano, un fruscio di vesti... Una donna in nero.

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Il secondo consiglio di lettura "Mille splendidi soli" è l'incredibile cronaca della storia dell'Afghanistan negli ultimi trent'anni cui fa da contorno la commovente storia di amicizia, famiglia, fede e salvezza che possiamo trovare solo nell'amore.

È una storia che piacerà soprattutto alle donne, perché farà capire realmente le condizioni di vita delle donne orientali, informandoci su una realtà che forse non è poi così lontana da noi.
Il romanzo racconta di due donne, Mariam e Laila, nate a distanza di una generazione, con idee molto diverse, che la guerra e la morte hanno costretto a condividere un destino comune.

Le donne saranno costrette ad affrontare pericoli, sia in casa sia per le strade di Kabul, ma daranno anche vita a un rapporto che le rende "sorelle", che cambierà il corso delle loro vite e dei loro discendenti.
Hosseini, con grande sensibilità, mostra come una donna, forte dell'amore per la sua famiglia, sia disposta ad affrontare eroici sacrifici, a spingerla a gesti impensabili e come l'amore o anche il solo ricordo dell'amore, sia l'unico modo per sopravvivere.

Mille splendidi soli

Riferimenti editoriali

• Editore: Piemme
• Traduttore: Isabella Vaj
• Anno edizione: 2007
• Pagine: 432 p., Brossura
• Genere: Narrativa straniera
• Autore: Khaled Hosseini

Nato a Kabul nel 1965, doppia professione, scrittore e medico; dopo l'arrivo dei russi, nel 1980, Khaled Hosseini si trasferisce in America ottenendo asilo politico. Dopo "Il cacciatore di aquiloni", nel 2007 doppia il successo con "Mille splendidi soli".

Trama

A quindici anni, Mariam non è mai stata a Herat. Dalla sua "kolba" di legno in cima alla collina, osserva i minareti in lontananza e attende con ansia l'arrivo del giovedì, il giorno in cui il padre le fa visita e le parla di poeti e giardini meravigliosi, di razzi che atterrano sulla luna e dei film che proietta nel suo cinema.
Mariam vorrebbe avere le ali per raggiungere la casa del padre, dove lui non la porterà mai perché Mariam è una "harami", una bastarda, e sarebbe un'umiliazione per le sue tre mogli e i dieci figli legittimi ospitarla sotto lo stesso tetto. Vorrebbe anche andare a scuola, ma sarebbe inutile, le dice sua madre, come lucidare una sputacchiera. L'unica cosa che deve imparare è la sopportazione.
Laila è nata a Kabul la notte della rivoluzione, nell'aprile del 1978. Aveva solo due anni quando i suoi fratelli si sono arruolati nella jihad. Per questo, il giorno del loro funerale, le è difficile piangere. Per Laila, il vero fratello è Tariq, il bambino dei vicini, che ha perso una gamba su una mina antiuomo ma sa difenderla dai dispetti dei coetanei; il compagno di giochi che le insegna le parolacce in pashtu e ogni sera le dà la buonanotte con segnali luminosi dalla finestra.
Mariam e Laila non potrebbero essere più diverse, ma la guerra le farà incontrare in modo imprevedibile. Dall'intreccio di due destini, una storia che ripercorre la storia di un paese in cerca di pace, dove l'amicizia e l'amore sembrano ancora l'unica salvezza.
Personalmente ho letto il libro di Hosseini, Mille splendidi soli, quasi tutto d'un fiato, è una storia travolgente e, per certi punti, davvero toccante; Hosseini è stato molto bravo nel descrivere gli stati d'animo dei protagonisti, rendendo la storia non banale.
Puoi trovare questo libro Mille splendidi soli su Amazon.

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Di Giovanna Sangiorgi

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