8 marzo, Le donne che hanno cambiato il mondo infografica
- Maria Telkes - La prima casa a energia solare al 100%
- Grace Hopper - Pioniera programmatrice di Software
- Il Tergicristallo di Mary Anderson
- Curiosità
- Lavastoviglie, inventata da Josephine Cochrane
- Nancy Johnson - La prima gelatiera
- Ada Lovelace - La prima programmatrice di computer al mondo
- Marion Donovan, La "mamma" dei pannolini
- Scopri la nostra infografica su 7 invenzioni e scoperte femminili che hanno rivoluzionato il mondo.
- Commenti degli utenti
Conosciamo tutti i nomi di uomini famosi che hanno fatto la storia con le loro invenzioni.
Avete sentito certamente parlare di inventori famosi come Galileo (telescopio) Karl Benz (automobile), Antonio Meucci (telefono) e Benjamin Franklin (occhiali bifocali).
Pochissime persone però possono nominare almeno un inventore femminile.
La verità è che le donne hanno ugualmente contribuito a innovazioni rivoluzionarie sia nella scienza che nella tecnologia.
Sono infatti molte le donne, alcune di loro poco conosciute, le cui idee innovative hanno cambiato la nostra vita.
Spesso però la società maschilista ha impedito loro di vivere in libertà, inseguendo idee e lavoro che, per la mentalità di quei tempi, non si addicevano a una donna.
Ricordiamo con piacere le donne più importanti della storia italiana che hanno cambiato il mondo, come Rita Levi Montalcini, scienziata e neurologa italiana, una delle prime donne a diventare ricercatrici della materia in Italia e Premio Nobel per la medicina, Margherita Hack, astrofisica e divulgatrice scientifica, è stata una delle più famose scienziate italiane al mondo, Maria Montessori, educatrice e pedagogista, fondatrice dell'omonimo metodo scolastico ed educativo e terza donna in Italia a diventare medico.
Noi abbiamo reso omaggio a Margaret Hamilton, donna straordinaria che rese possibile lo sbarco sulla luna dell'Apollo 11 nel 1969, alla quale non è stata data l'importanza che meritava.
► Lo sbarco sulla luna grazie a una donna, Margaret Hamilton
Hai mai immaginato come sarebbe la vita senza le invenzioni delle donne?
In occasione dell'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, abbiamo deciso di fare una piccola retrospettiva su alcune ingegnose invenzioni femminili che hanno rivoluzionato le nostre abitudini e reso la nostra vita quotidiana più facile, più sicura e più piacevole, attraverso un'infografica.
Le donne sono la spina dorsale della nostra società.
E poiché ancora oggi - purtroppo - abbiamo bisogno di una giornata internazionale per ricordare alla nostra società la lotta quotidiana delle donne in tutto il mondo, stiamo approfittando di questa giornata di eventi globali per riaffermare il nostro pieno impegno.
Su Think Donna, questo giorno simbolico è particolarmente vicino ai nostri cuori.
Innanzitutto, perché la Giornata internazionale della donna non è solo una storia di donne.
È la preoccupazione di ogni cittadino civile e rimarrà tale finché la parità tra i sessi non sarà naturalmente percepita da tutti, com'è normale che sia.
Abbiamo deciso di dare un'occhiata ad alcune delle scoperte e invenzioni più importanti fatte dalle donne negli ultimi 100 anni e dare loro il dovuto credito.
Maria Telkes - La prima casa a energia solare al 100%
Mária Telkes (nata a Budapest, il 12 dicembre 1900 - morta a Budapest, il 2 dicembre 1995), è stata una biofisica, inventrice e scienziata ungherese naturalizzata statunitense.
Considerata una degli ideatori dei sistemi di accumulo termico solare, tanto da essere soprannomina ai "the Sun Queen", la regina del sole, fu lei ad aver creato il primo generatore termoelettrico nel 1947. Con questa tecnologia e i principi della termoelettricità a semiconduttore, ha progettato il primo sistema di riscaldamento solare per la Dover Sun House a Dover, nel Massachusetts, la prima abitazione completamente riscaldata da energia solare.
Mária Telkes capì subito la necessità di sviluppare energie alternative ai combustibili fossili e, anche se durante la sua vita non ebbe fama e successo, il suo contributo per l'energia solare fu tale da non poter essere ignorato dalla comunità scientifica.
Nel 2012 è tra i più grandi inventori della storia nel National Inventors Hall of Fame.
Grace Hopper - Pioniera programmatrice di Software
Grace Murray Hopper (nata a New York, il 9 dicembre 1906 - morta ad Arlington, il 1º gennaio 1992), è stata una matematica, informatica e militare statunitense, definita da molti una pioniera della programmazione informatica.
Nel 1944, con il grado di tenente di vascello, fu assegnata al team coordinato da Howard Aiken al Computation Project dell'Università di Harvard, dove si trovava il computer Mark I, una macchina da cinque tonnellate delle dimensioni di una stanza. In seguito, lavorò anche ai successivi Mark II e Mark III.
Grace Hopper ha inventato il compilatore che elaborava e traduceva la lingua scritta in codice informatico; ha inserito nel linguaggio informatico i termini "Bug" e "Debugging", in seguito a un caso curioso: nel 1947, mentre lavoravano ai test del nuovo Mark II, faceva molto caldo; da una finestra aperta, entrò una falena che si spiaccicò in uno dei relè del Mark II, facendolo fermare.
Da quel momento in poi, quando c'era un problema ai PC, si diceva c'era un bug o si stava facendo un debugging.
Ora prova a chiudere gli occhi e pensa a come sarebbe il mondo senza l'invenzione della programmazione.
Il Tergicristallo di Mary Anderson
Potresti non aver mai sentito parlare di Mary Anderson, ma probabilmente hai usato la sua invenzione migliaia di volte nella tua vita!
Mary Elizabeth Anderson (nata nella Contea di Greene, Alabama, il 19 febbraio 1866 - morta a Monteagle, Tennessee , il 27 giugno 1953) è stata un'allevatrice di bestiame e una viticoltrice statunitense.
Un giorno gelido nel 1903, la signora Anderson, mentre visitava New York City in tram, notò che l'autista aveva difficoltà a vedere attraverso il nevischio e la neve, sporgendo spesso la testa dal finestrino.
Quando tornò a casa in Alabama, ha iniziato a elaborare la sua idea per i primi tergicristalli: lei disegnò un dispositivo che consisteva in una leva all'interno del veicolo che controllava una lama di gomma all'esterno del parabrezza. La leva doveva essere azionata per far muovere il braccio caricato a molla avanti e indietro attraverso il parabrezza; un contrappeso serviva per garantire il contatto tra il tergicristallo e il finestrino.
Dispositivi simili erano stati realizzati in precedenza, ma quello della Anderson fu il primo a essere efficace.
Mary fece domanda per un brevetto per i primi tergicristalli nel 1905 e cercò di vendere il suo dispositivo a diverse aziende, che rifiutarono tutte la sua invenzione. All'inizio la gente non vide il valore della sua invenzione, pensando che avrebbe distratto i conducenti.
Mary era in anticipo sui tempi; all'inizio del XX secolo c'erano poche macchine e non andavano abbastanza veloci, tanto da non avere bisogno nemmeno del parabrezza.
L'invenzione di Mary Anderson fu dimenticata, finché il suo brevetto decadde e altri furono in grado di copiare la sua idea.
Negli anni '40 e '50, quando le auto erano molto più comuni e convenienti, i tergicristalli erano di serie sulla maggior parte dei veicoli.
I primi tergicristalli automatici furono inventati da un'altra donna, Charlotte Bridgwood, che ha depositato un brevetto nel 1917.
La sua invenzione, come per quella della Anderson, non le diede il dovuto successo.
Curiosità
Nella cultura popolare, l'invenzione del tergicristallo della signora Anderson è menzionata nella stagione 17, episodio 19, "Girls Just Want to Have Sums" (Le ragazze vogliono solo sommare), del cartone animato The Simpsons, una sitcom animata americana creata da Matt Groening per la Fox Broadcasting Company. Durante un dibattito tra Marge Simpson, suo marito Homer e il figlio Bart, sull'uguaglianza di genere:
- Marge: "Beh, anche una donna ha inventato il tergicristallo!"
- Homer: "Che va benissimo con un'altra invenzione maschile, la macchina!"
I tergicristalli che utilizzano il design di base dei modelli Anderson sono diventati attrezzature standard.
Nel 1922, la Cadillac divenne la prima casa automobilistica ad adottarli come equipaggiamento standard.
Lavastoviglie, inventata da Josephine Cochrane
Josephine Cochrane (nata ad Ashtabula County, Ohio, l'8 marzo 1839 - morta a Chicago, Illinois, il 3 agosto 1913) è stata un'inventrice statunitense a cui tutti noi dobbiamo essere grati per la sua invenzione.
Fu lei, infatti, che nel 1886 inventò a Shelbyville nell'Illinois, la prima lavastoviglie meccanica; anni prima, nel 1850, Joel Houghton aveva brevettato una struttura in legno per spruzzare i piatti con acqua, ma non lavandoli, non aveva avuto successo.
Donna facoltosa la cui casa era centro d'incontri dell'alta società dell'Illinois, Josephine amava le feste e tenere molte cene nelle quali usava le sue migliori porcellane per impressionare i suoi ospiti.
Un giorno nel 1893, si rende conto che la sua porcellana da tavola del XVII secolo è sempre più scheggiata, a causa del cattivo trattamento che riserva loro la servitù.
Erano pezzi unici e di gran valore a cui la signora Cochrane teneva molto.
Desiderava inoltre una macchina che lavasse tutto velocemente ma con cura. Sembra che un giorno abbia esclamato: "Se nessun altro inventerà una lavastoviglie, lo farò io!"
Iniziò quindi a progettare un sistema per lavare i piatti, usando getti d'acqua e prodotti per la pulizia: prendendo le misure delle sue porcellane, Josephine fece dei disegni che ancora oggi fanno parte delle più moderne lavastoviglie.
Prese poi una caldaia di rame, ci sistemò dentro una ruota con una serie di scomparti e cavi in cui si potevano mettere piatti, bicchieri e posate; la ruota era mossa da un motore che permetteva l'ingresso e l'uscita dell'acqua calda e saponata.
Dopo la morte del marito, che la lasciò con molti debiti, Josephine inizia la produzione della sua macchina in un'officina in fondo al suo giardino.
L'invenzione fu chiamata «Cochrane Dishwasher».
Per la sua commercializzazione e pubblicità, Josephine organizzò molte visite a casa sua; le fu anche consigliato di venderle a hotel e ristoranti, con i quali riuscì ad avere un buon numero di vendite.
Josephine tuttavia incontrava molte ostilità, perché non tutti credevano alla possibilità che una donna potesse aver fatto una tale invenzione.
Nel 1893 però, Josephine ebbe una rivincita personale: presentò la sua lavastoviglie al World's Columbian Exposition (Fiera Mondiale Colombiana) di Chicago, vincendo il premio come migliore invenzione meccanica.
L'invenzione ebbe un impatto medianico molto forte, attirando l'attenzione di molti curiosi increduli che l'opera fosse di una donna.
In seguito, Josephine fondò la Garis-Cochran Manufacturing Company per produrre i suoi dispositivi a livello industriale.
I principi del modello progettato da Josephine Cochrane, sono la base dei progetti delle lavastoviglie moderne.
Questi elettrodomestici sono diventati comuni nelle case dagli anni 80.
La Garis-Cochran Manufacturing Company è stata acquisita nel 1940 dalla società KitchenAid, a sua volta integrata nella multinazionale Whirlpool.
La Cochrane fu introdotta postuma nella Hall of Fame degli inventori nazionali nel 2006 per il brevetto 355,139, rilasciato il 28 dicembre 1886 per la sua invenzione della lavastoviglie.
Nancy Johnson - La prima gelatiera
Oggi sembra strano, poiché il gelato è quasi ovunque ti giri, nei bar, nelle gelaterie, nei supermercati; ma questa fantastica macchina di delizia non era sempre disponibile per le masse. In effetti, per la maggior parte del diciannovesimo secolo, il gelato era un piacere raro, apprezzato soprattutto nelle case delle persone più ricche.
Tutto è cominciato a cambiare nel 1843, quando Nancy M. Johnson , una donna americana di Filadelfia, ebbe il brevetto per il primo congelatore per gelato a manovella.
Nancy Maria Donaldson (nata a New York, il 28 dicembre 1794 - morta a Washington, DC, il 22 aprile, 1890) era la figlia del dottor Lothario Donaldson e di Mary 'Polly' Rider, e moglie del prof. Walter Rogers Johnson.
Insieme a sua sorella Mary, fu molto attiva come missionaria per la American Mission Society.
Nel 1862 parteciparono entrambe come missionari e insegnanti al "Port Royal Experiment" per insegnare agli schiavi liberati nella Carolina del Sud.
Nancy fu anche un'inventrice, come testimonia un articolo tratto da "The Lafayette Advertiser", Lafayette, Louisiana, 18 luglio 1891, p. 3:
"Il primo congelatore di gelati è stato brevettato da una donna. Questo è conforme alla forma fisica delle cose. L'inventore, la signora Nancy M. Johnson, visse fino all'età di novantacinque anni per godersi i frutti del suo genio, e morì solo un anno fa. Era una donna di Washington, e il processo di manovra che ha applicato alla produzione di gelati le ha portato $ 1500".
La gelatiera della signora Johnson era un dispositivo manuale azionato da una maniglia.
Un secchio di legno esterno conteneva ghiaccio tritato e sale; un cilindro interno di stagno o peltro conteneva la miscela di latte, zucchero e aromi da congelare.
Sopra c'era un coperchio avvitato e l'impugnatura era inserita attraverso la parte superiore del coperchio e ruotata per congelare il mix.
Il sale abbassava il punto di congelamento del ghiaccio, consentendo al contenitore interno di raggiungere in modo affidabile una temperatura sufficientemente fredda da congelare un sottile strato di latte all'interno del contenitore interno.
Il gelato era ottenuto raschiando uno strato congelato dal bordo, permettendo a un nuovo strato di congelarsi e ripetendo il processo fino a quando l'intera miscela era congelata, dando porzioni fresche di un cremoso gelato pronto da mangiare.
Nancy Johnson brevettò la sua invenzione con il brevetto n. 3254 e vendette i diritti al grossista William G. Young, che iniziò a commercializzarla nel 1848 come il congelatore Johnson Patent Ice-Cream.
Ada Lovelace - La prima programmatrice di computer al mondo
Augusta Ada Byron, meglio nota come Ada Lovelace (nata a Londra, il 10 dicembre 1815 - morta a Londra, il 27 novembre 1852), figlia legittima del poeta Lord Byron, è stata una matematica inglese e prima programmatrice di computer al mondo.
Sua madre, la matematica Anne Isabella Milbanke, inorridita dal fatto che sarebbe diventata una poetessa romantica come il suo illustre genitore, la spinse verso gli studi di scienza e matematica.
A Londra, incontra il filosofo, matematico, ingegnere e inventore Charles Babbage, con cui pensa e pianifica la progettazione di una macchina in grado di eseguire complesse operazioni matematiche.
Ada Lovelace comunque vede oltre. Immagina una macchina come uno strumento programmabile, le cui possibilità vanno oltre il calcolo e che sarebbe in grado di destreggiarsi con immagini, parole e musica, prefigurando il concetto di intelligenza artificiale.
Troppo in anticipo sui tempi, il progetto non verrà mai realizzato, ma le note e gli schizzi scritti dalla coppia verranno utilizzati dagli uomini che costruiranno il primo computer, un secolo dopo.
Iniziò a studiare i metodi di calcolo realizzabili con la macchina differenziale e la macchina analitica; sviluppò un algoritmo per il calcolo dei numeri di Bernoulli, che oggi viene riconosciuto come il primo programma informatico della storia.
Il linguaggio di programmazione, finanziato e sviluppato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, è stato chiamato in suo onore "Linguaggio di programmazione Ada".
Marion Donovan, La "mamma" dei pannolini
Alla fine degli anni '40, una donna di nome Marion Donovan cambiò tutto per la vita delle mamme.
Creò un nuovo tipo di pannolino, una copertura di plastica a forma di busta con un inserto assorbente.
La sua invenzione, brevettata nel 1951, le ha fatto guadagnare un milione di dollari di quel periodo e ha aperto la strada allo sviluppo del pannolino usa e getta come lo conosciamo oggi.
Marion Donovan sarebbe diventato uno dei più prolifici inventori femminili del suo tempo.
Marion O'Brien Donovan (nata a Fort Wayne, nell'Indiana, il 15 ottobre 1917 - morta a New York, il 4 novembre 1998) fu un'inventrice e imprenditrice americana.
Sua madre morì quando era giovane, e suo padre, ingegnere e inventore egli stesso, incoraggiò sempre la sua mente innovativa: quando era ancora in scuola elementare, Marion creò un nuovo tipo di polvere per la pulizia dei denti.
Dopo essersi laureata, andò a lavorare come redattrice presso le riviste femminili di New York, prima di sposarsi e stabilirsi in Connecticut.
Fu qui che, da giovane madre stanca di cambiare le lenzuola della culla sempre bagnate, Marion ebbe la sua idea geniale.
Secondo Marion, i pannolini di stoffa "servivano più come uno stoppino che come una spugna", mentre quelli di gomma causavano dolorose eruzioni da pannolino.
Decise quindi di fare qualcosa di meglio: prese la tenda della doccia, la tagliò in pezzi e la cucì come una fodera per pannolini impermeabile, chiudendoli con bottoni automatici al posto delle spille da balia.
La signora Donovan otterrà quattro brevetti per le sue invenzioni, compresi gli automatici di plastica, che sono più pratici delle spille da balia.
Ciò ha portato a una copertura per pannolini in tessuto traspirante, che aveva un inserto assorbente.
La Donovan lo chiamò "Boater" e poteva essere indossato sopra i pannolini dei neonati, facendo in modo che non solo non bagnassero culle e lettini, ma impediva che gli indumenti si sporcassero; inoltre non causavano irritazioni o eruzioni cutanee da pannolino.
Purtroppo all'inizio i produttori non erano interessati a questa novità, così Marion decise di produrli lei stessa.
Nel 1949, iniziò a venderli alla Saks Fifth Avenue (una catena di grandi magazzini statunitensi), dove fu un successo immediato.
Due anni dopo vendette la sua azienda e i suoi brevetti alla Keko Corporation per un milione di dollari.
Marion Donovan prese in considerazione l'idea di sviluppare un pannolino usa e getta, il "disposable diaper", ma i dirigenti all'epoca non erano interessati.
In seguito, Victor Mills, ricercatore per la Procter & Gamble, suggerì la stessa idea dell'usa e getta e nacquero i Pampers. Era il 1961.
Scopri la nostra infografica su 7 invenzioni e scoperte femminili che hanno rivoluzionato il mondo.
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