Come un romanzo di Daniel Pennac | Biblioteca delle Donne

Scritto un po' di anni fa, è un libro molto gradevole da leggere, un piccolo strumento per aiutare genitori ma anche insegnanti a comprendere il difficile rapporto dei ragazzi con la lettura; il saggio "Come un romanzo" è, infatti, nato dalla grande attenzione che l'autore, Daniel Pennac, ha dedicato ai giovani nei suoi anni d'insegnamento (ha insegnato per ventotto anni in un liceo parigino), incentrando tutto il libro in una secca premessa:
« Il verbo leggere non sopporta l'imperativo, avversione che condivide con alcuni altri verbi: il verbo amare… il verbo sognare…».
E alla fine è una sacrosanta verità, così come non si può obbligare nessuno ad amare o a sognare, non si può obbligare neanche a leggere.
Sono falsi i luoghi comuni secondo cui a rovinare il rapporto con la lettura, a distruggere l'immaginazione sia la televisione con le sue immagini preconfezionate, anche perché neanche la scuola (e i suoi programmi anacronistici) riesce ad affascinare i ragazzi con una buona lettura.
"I libri non sono stati scritti perché i giovani li commentino, ma perché, se ne hanno voglia, li leggano" scrive Pennac, che nella parte finale del libro mette un decalogo, sul diritto di leggere, sulla libertà di instaurare un rapporto con la lettura, compresa anche la libertà di non leggere.

I diritti imprescrittibili del lettore

• Il diritto di non leggere
• Il diritto di saltare le pagine
• Il diritto di non finire il libro
• Il diritto di rileggere
• Il diritto di leggere qualsiasi cosa
• Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa)
• Il diritto di leggere ovunque
• Il diritto di spizzicare
• Il diritto di leggere ad alta voce
• Il diritto di tacere

Fra le tante riflessioni presenti nel libro, Pennac, facendo gioco fra la parola ligoter (slang francese che vuol dire sia "leggere" sia "incatenare") scrive:
« Nel linguaggio figurato un grosso libro è un mattone. Sciogliete quelle catene e il mattone diventerà una nuvola».

Come un romanzo

Riferimenti editoriali

• Editore: Feltrinelli
• Traduttore: Yasmina Mélaouah
• Anno edizione: 1ª ed. originale 1992 -1ª ed. italiana 1993
• Pagine: 144 p.,
• Genere: Narrativa straniera - Saggi
• Autore: Daniel Pennac

Nato a Casablanca in Marocco nel 1944, Daniel Pennac scrittore di romanzi di successo, diventato autore cult in Italia, ha insegnato lettere prima a Nizza e poi, fino al 1995, in un liceo parigino. Popolarissimo in Francia, autore di opere di narrativa, nel 2002 vince il Premio Internazionale Grinzane Cavour con "Comme un roman", pubblicato nel 1992.

Descrizione

È proprio attraverso l'analisi del comportamento, di come giorno dopo giorno interagiamo con l'oggetto libro e i suoi contenuti, che Pennac riesce a dimostrare alcune storture dell'educazione non solo scolastica, ma anche familiare.
Laddove, normalmente, la lettura viene presentata come dovere, Pennac la pone invece come diritto e di tali diritti arriva a offrire il decalogo.
Piena libertà dunque nell'approccio individuale alla lettura perché "le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere".
L'uomo costruisce case perché è vivo ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo.
La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun'altra, ma che nessun'altra potrebbe sostituire».
Daniel Pennac
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Di Giovanna Sangiorgi

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